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martedì 23 settembre 2014

Inizia una collaborazione tra Italia Nostra e la Soprintendenza


Un’occasione unica, una passeggiata-sopralluogo presso il cantiere dell’Eremo con il RUP arch. M. Pompei e il Direttore dei Lavori arch. Mazzoni insieme ad Italia Nostra, sezione di Ascoli Piceno si è svolta nella mattinata di lunedì 22 settembre 2014.
Una nuova e fattiva collaborazione sta nascendo tra la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici ed Italia Nostra, che ci si augura possa proseguire anche con l’Amministrazione Comunale - “un occhio attento” che potrebbe contribuire a restituire ad Ascoli l’importanza e la centralità che le competono, per la complessità della sua storia e il prestigio che le conferisce un centro storico di indubbio valore, accresciuto dal contesto paesaggistico e naturalistico che circonda la città.
 
 

Grazie al fattivo impegno di alcuni ascolani, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche ha destinato da molti anni circa 950.000 (novecentocinquantamila) euro alla messa in sicurezza e al restauro dell’Eremo di Colle S. Marco, gioiello dell’architettura romanica e luogo emblematico di Ascoli per motivi religiosi, artistici, naturalistici,  un’opera che deve essere valorizzata dal Comune di Ascoli Piceno, che l’ha ricevuta in dono seguito del lascito della famiglia Sgariglia.

Italia Nostra ha potuto oggi constatare che i lavori pubblici, finanziati con soldi dei cittadini, relativi all'Eremo di S. Marco che avrebbero dovuto essere ultimati il 6 settembre 2014 sono finalmente iniziati da qualche giorno, con le opere di consolidamento della “placca” che presenta un grave danno relativo al distaccamento dalla parete rocciosa.

Il lungo ritardo - circa un anno - è imputabile ad avviso della Soprintendenza alla risoluzione della logistica dovuta alla localizzazione del bene oggetto di restauro, all’importanza e complessità dell’opera, oltre al completo abbandono che il bene ha subito.
Il Comune in particolare, dopo che avrà ottenuto il restauro a costo zero dell’Eremo, si dovrà impegnare a mantenerlo e a completarlo, introducendo l’Eremo del Colle San Marco in un circuito religioso, culturale e naturalistico, facendolo diventare occasione di creazione di posti di lavoro connessi al nuovo modello di sviluppo turistico.
La Sezione di Italia Nostra, ha già formulato varie proposte relativamente alla utilizzazione dei valori ambientali e naturalistici che nobilitano il territorio cittadino, oltre che nello specifico, alla realizzazione del Parco delle Pendici del Colle San Marco- di cui l’Eremo è protagonista indiscusso -  scegliendo l’opzione culturale quale elemento di rivitalizzazione dell’intero tessuto urbano cittadino, partendo dalla sua parte più qualificante e cioè oltre al centro storico, la magnifica quinta collinare e montana che da tutte le parti la circonda integrandone l’immagine in maniera determinante.

Ci si augura che questa collaborazione tra Soprintendenza ed Italia Nostra, sorta in seguito alle segnalazioni per lo stato di abbandono dell’Eremo dovute anche – spiace dirlo – al disinteresse della amministrazione comunale -  possa continuare nel tempo e diventare un anello di congiunzione tra Cittadini ed Enti Pubblici.

Maria Teresa Granato
 Vicepresidente della Sezione Italia Nostra di Ascoli Piceno.